IL CONTESTO DA CUI PROVENIAMO Curiamo la Lombardia è un progetto e nello stesso tempo uno strumento per tuttə. Arriva dopo un lungo percorso fatto da un gruppo di attivisti di diverse realtà sociali apartitiche. Un percorso definito da tappe nazionali anche prima della pandemia e che si è articolato in Lombardia con specifiche iniziative e proposte. Tra le tappe nazionali a cui moltə di noi hanno contribuito e partecipato,Curiamo la Lombardiafa riferimento in particolare:
In Lombardia siamo stati tra i promotori dellaraccolta di firme per il commissariamento della sanità lombarda (primavera 2020 -
https://www.change.org/p/commissariarelalombardia-va-fatto-ora
), dellamanifestazione in piazza Duomo (20.06.2020) e di quelle seguentidurante il 2020 e il 2021 fino a quella del 23.10.2021che ha raccolto tutte le forze di opposizione attorno ad alcuni obiettivi condivisi (https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=12387).
Abbiamo contribuito alleiniziative di contrasto alla legge Fontana-Moratti(LR 22/2021, la legge sul riordino della sanità lombarda) sia primache dopo la sua approvazione, chiedendone, anche attraverso la raccolta di decine di migliaia di firme, la sottoposizione alla verifica di legittimità costituzionale, richiesta ignorata dal governo.Infine, siamo stati tra i promotori dell’appello degli operatori socio-sanitaripresentato il 6.10.2022 (https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=13524) che aveva l’obiettivo di porre i temi della salute, a partire da quelli della sanità pubblica, al centro delle elezioni regionali del 2023 e di raccogliere attorno ad essi una risposta unitaria di tutte le forze d’opposizione al centro destra. Siamo stati anche tra i promotori dellapiattaforma contenente i 23 punti per modificare la sanità regionale (https://www.medicinademocratica.org/wp/?p=13708), proposta presentata il 4.11.2022.
LA LISTA ELETTORALE Dopo aver contribuito alla costituzione della coalizione elettorale delle opposizioni a Fontana e Moratti, eravamo arrivati a definire una lista civica,“Curiamo la Lombardia”, composta da medici, operatori socio-sanitari, educatori, avvocati, insegnanti, professori, attivisti di varie associazioni e comitati….che avevano accettato di mettersi in gioco sulla base di un preciso patto condiviso da tutta la coalizione: la difesa della sanità pubblica come bene assoluto e indiscutibile.
Ma l’improvvida scelta di collocare un importante esponente della sanità privata come capolista nella lista espressione diretta del candidato Presidente della stessa coalizione alla quale avevamo aderito e per la quale tanto avevamo lavorato, ha provocato delusione e sconcerto tra le persone coinvolte in “Curiamo la Lombardia” La conseguenza è stata la decisione - assunta per coerenza con i valori che avevano animato tutto il percorso realizzato fino a quel momento – di non presentare la lista alle elezioni.
COSA VORREMMO FARE Questo sito è lo strumento di un progetto che vuole cercare di mettere assieme e di valorizzare ulteriormente iniziative già esistenti come l’Osservatorio Salute curato da Vittorio Agnoletto e la trasmissione 37e2 di Radio Popolare che hanno raccolto e cercato di dare risposte ai temi e ai problemi anche quotidiani, di salute e di sanità.
Non vogliamo che sia semplicemente uno “sportello” online in cui ognuno racconta il suo problema e poi attende una risposta ma essere un radar in grado di raccogliere i problemi e fornire risposte a tutti con manuali di autodifesa, volantini, faq in modo che il problema di una singola persona possa trovare una soluzione valida per molti. Ma soprattutto per mostrare come utilizzare al meglio i propri diritti nei confronti delle istituzioni e del frequente mancato rispetto delle norme. Vorremmo che il problema personale diventi azione collettiva, contribuendo anche alle attività e alle vertenze condotte a livello locale da tante realtà associative e da molti comitati (in parte rappresentati, tra l’altro, dalla Rete lombarda per il diritto alla salute).
Nello stesso tempo intendiamo fare i “cani da guardia” delle decisioni istituzionali, qualunque sia il colore della prossima giunta, o se preferite, costituire un “ASSESSORATOOMBRA ALLA SALUTE” partecipato (preferiamo questa denominazione a quella di “welfare”) che si occupi quindi innanzitutto di sanità ma anche di ambiente, di sicurezza sul lavoro e dei determinanti sociali ed ambientali che incidono sulle condizioni di salute di ciascunə. Campi impegnativi, per complessità ed estensione, ma sono quelli che producono salute piuttosto che malattia (e profitto).
Per questo motivo, la proposta di Assessorato ombra partecipato ha bisogno della partecipazione di tuttə le persone che vogliano essere coinvolte in questo percorso nei termini che riterranno più adatti ai diversi contributi e che non potrà che strutturarsi e rafforzarsi nel tempo.
Abbiamo bisogno, perciò, del sostegno di tuttə e dell’aiuto concreto, economico ma soprattutto di azione, da parte di tutte le persone disponibili per ridare davvero centralità ad una sanità pubblica che ponga al cuore del suo agire la partecipazione e la prevenzione primaria per realizzare sul territorio una modalità di “presa in carico complessiva” che non lasci nessuno da solo con la sua malattia e il suo disagio. Per prendersi cura insieme della Lombardia.